sabato 29 settembre 2007

In vino veritas...

E’ difficile raccontare dei momenti bui della propria esistenza
e della luce che ti ha aiutato ad emergere
Non sai se sei pronta
Non sai se gli altri sono pronti ad ascoltarti
Non sai se sono abbastanza forti da sopportare
Ma qualcosa che non si riesce a raccontare sobri
Può venir fuori attraverso l’ebbrezza di un bicchiere in più
In vino veritas ..si dice..
Ed è proprio così

mercoledì 26 settembre 2007

Tutto cominciò perchè volevo inviare una mail

L’accesso a internet in casa mia è sempre più complesso
Entro in internet ma la mia fastpage è tabù
Peccato che per la posta elettronica mi serva proprio quella
Provo, riprovo, riavvio il pc
Lo spengo e lo riaccendo, niente
Sono le 10.00 di sera e provo da più di un’ora
Decido di chiamare il numero fastweb di assistenza
Una voce registrata mi mette in attesa e intanto suggerisce
“ per problemi tecnici consultare la voce assistenza nella sua fast page”
è lì che non riesco a entrare !!!
premere 1 se ti serve questo
premere 2 se ti serve quest’altro ecc ecc
finalmente la voce dice il numero per parlare con un operatore
è passato un quarto d’ora (spero che il numero verde sia gratis)
riesco a parlare con un operatore
sto per chiedergli “ ma lavorate anche alle dieci di sera ?“
mi vengono in mente i programmi sui call center di Report
meglio non distrami dal mio problema e cioè l’accesso alla mia fast page
ormai è questione di principio non ricordo più che mail volevo mandare
l’operatore mi spiega cose che noi umani non abbiamo mai visto né sentito
mi fa pulire il pc da files temporanei che non sapevo assolutamente di avere
mi spiega come installare java scaricandolo da internet
dopo mezz’ora di operazioni riappare come per magia la mia fast page
benedetto operatore ti ringrazio di esistere anche alle 10.00 di sera
adesso posso andare a dormire felice

Senza ali

Il gabbiano ha un’ala rotta
Cammina lentamente lungo la spiaggia
Tutti noi ci mostriamo preoccupati per il suo futuro
Io propongo di chiamare la Lipu
Qualcuno dice che forse non c’è niente da fare
comunque non tornerà a volare
resterà su quella spiaggia
finché potrà sopravviverà
ma già l’autunno è vicino
noi non abbiamo fatto niente
e forse niente c'era da fare
ci penso e mi sento anch'io senza ali

martedì 25 settembre 2007

L'ultima spiaggia....dell'estate

Quattro giorni lontani dal tran tran quotidiano...
strappiamo gli ultimi giorni di sole al sopraggiungere dell'autunno
vorrei restare così lontana dal resto del mondo
quel resto del mondo che non amiamo
che ci sta stretto, a volte troppo
anche se sembra mancarci
con i suoi ritmi frenetici e convulsi
perchè quando il tempo ci manca lo desideriamo
ma quando ne abbiamo troppo ci fa paura
improvvisamente dobbiamo riempirlo
e i momenti vuoti lasciano spazio ai pensieri.
Prima che il ritorno ci porti di nuovo il desiderio di volare via

martedì 18 settembre 2007

Tre scimmiette

A volte esprimo desideri
e quando si realizzano sono assalita da mille paure
Paura del futuro
Paura del presente
Paura del cambiamento
Paura dell’imprevisto
Immobile cerco di trattenere il respiro e i pensieri
Faccio come le tre scimmiette
non parlo non sento non vedo

domenica 16 settembre 2007

Matrimoni

Andare ai matrimoni degli altri mi mette sempre un pò di ansia
e per tutta la cerimonia un senso di disagio mi accompagna
ci sono alcuni passaggi che proprio mi danno sui nervi
....accogliete i figli che Dio vorrà donarvi...
....in salute e in malattia...
In fondo però invidio un pò gli sposi
sono ancora nella fase felice, sono contenti della loro scelta
e sono in partenza per un bellissimo viaggio
magari a loro andrà tutto bene
e ..vivranno felici e contenti...

venerdì 14 settembre 2007

Dubbi e segreti

Cose da fare e da pensare
pensieri ..pensieri
troppe variabili da considerare
paure, dubbi, ansie
segreti che forse non sono tali
tutti sanno cosa è giusto
cosa è meglio
cosa è socialmente accettabile
tutti fanno la scelta giusta
amici che forse non sono tali
morbosità
indecisioni
.....basta...

mercoledì 12 settembre 2007

Insonnia

Sono le due di notte e sono sveglia
Fino alle due ho dormito sul divano
Il passaggio al letto mi ha portato l’insonnia
Come spesso accade
Decido di leggere il mio libro
Il sonno arriverà
Finisco il libro e il sonno non arriva
Decido di spegnere la luce e di provare a dormire
Ma nel buio qualcosa sfiora il mio viso
Mi passo la mano sulla faccia e accendo la luce
Un piccolo ragnetto sta tentando di lasciare il mio letto ed andare da un'altra parte
Sono convinta che i ragni mi portino fortuna
Ognuno ha le sue fissazioni
Quindi non lo posso uccidere
Combatto per dieci minuti per farlo salire su un pezzo di carta e farlo andare fuori dalla finestra
Sono le cinque del mattino
Decido che l’unico sistema per dormire è tornare sul divano e accendere la tv
Finalmente mi addormento
dieci minuti prima che suoni la sveglia

martedì 11 settembre 2007

Indecisione

Fare delle scelte
Soprattutto fare delle scelte per indirizzare la propria vita verso la felicità
È difficilissimo
Per alcuni è impossibile
Ci si ferma di fronte ad un bivio e non si ha il coraggio di scegliere
Perché ogni scelta comporta un dolore indicibile
Ci saranno giorni bui
Giorni pieni di dubbi quando scegli la strada che desideri
Giorni pieni di rimpianto quando scegli la strada del dovere
Se si avrà il coraggio di scegliere dopo i giorni bui e pieni di dubbi,
dopo le lacrime e il dolore forse si riuscirà a sorridere e a sentirsi felici
forse saremo contenti della nostra scelta
se saremo sopravvissuti alle recriminazioni e all’ostracismo
non condanno quelli che non scelgono
quelli che restano sospesi nel limbo
so cosa si prova sospesi nell’indecisione che uccide
si aspetta addolorati e annientati
si spera che qualcun altro scelga per noi
per poter dire: “in fondo non è colpa mia, non è stata una mia scelta”
anch’io sospesa nell’indecisione ho pensato di non aver scelto
in realtà avevo scelto molto tempo prima
molto prima che gli eventi si svelassero
molto prima avevo scelto

domenica 9 settembre 2007

LA LUNGA NOTTE BIANCA

(premesso che la foto di p.zza del Campidoglio fatta con il telefonino non rende la bellezza, però dà un'idea)
Ho quasi rischiato di perdere il treno perché come al solito ho calcolato male le velocità degli autobus di Bologna,
dopo aver atteso 5 minuti il 14 e ben 10 minuti il 25 che mi porta in stazione e dopo una corsa al binario salgo sul treno e sono già stanca e devo affrontare l’intera notte !
Il gruppo sul treno mi fa festa – ce l’hai fatta!!- sono tutte eleganti in particolare la Prof. bellissima nel suo vestito nero che tanto fa risaltare il biondo dei capelli.
Io in jeans mi avvicino molto di più allo stile casual degli uomini salvo il vezzo di una cintura azzurra in tinta con la camicia.
Bene si parte, la prof distribuisce dei fogli rosa con il materiale in perfetto stile con il blog e facciamo un po’ di prove di lettura.
Arriviamo a Roma in un clima ancora molto estivo se non fosse per il sole che già preannuncia il tramonto e raggiungiamo la libreria al Prenestino.
L’atmosfera ci sembra molto più solenne di come ci aspettavamo tanto che non siamo più tanto rilassate.
Cerchiamo di mangiare qualcosa nell’attesa del nostro momento
Nella piazza antistante la libreria si svolge una mini festa dell’unità con ristorante all’aperto e qualche bancarella,
al centro della piazza un maxi schermo per la partita Italia -Francia.
Ci sistemiamo su un tavolo e andiamo a prendere da mangiare.
Con soli 5 euro mi danno un mega spiedino alla griglia e patatine e verdure varie per contorno!Si non è come a Bologna, decisamente.
Ceniamo allegramente in questo clima popolare tanto lontano dallo stile metropolitano.
Rifletto su questa caratteristica di Roma, è una metropoli, ma lontano dal centro conserva il suo clima popolare da grosso paesone di provincia, salvo poi restare folgorati dalla bellezza maestosa dei suoi monumenti e delle sue piazze del centro.
La presentazione della poetessa argentina con il reading in spagnolo e in italiano riscuote un discreto successo e nonostante l’emozione la Prof.tiene banco sicura. E’ andata!
Adesso comincia la lunga notte bianca, stiamo ancora un po’ al predestino poi ci spostiamo verso il centro su un autobus, tanto è tutto gratis!
Dopo sballottamenti vari sul primo autobus, una lunga attesa di altro autobus raggiungiamo il Colosseo, maestoso e suggestivo nell’aria notturna piena di stelle.
Il Circo massimo illuminato da migliaia di installazioni luminose è particolarmente coinvolgente ed emozionante.
Sosta per cappuccino in un affollatissimo bar del Teatro di Marcello dove ci fermiamo a sedere per un po’ perché la stanchezza comincia davvero a farsi sentire.
Resto folgorata dalla bellezza maestosa del Campidoglio con le sue luci, arriviamo che ci siamo persi Battiato, ma possiamo ancora vedere i magnifici Musei Capitolini aperti fino alle sei del mattino e sempre con ingresso gratuito.
All’uscita dal museo sono ormai le cinque del mattino e ci gustiamo per un pò, nella piazza del Campidoglio, le note del concerto di musica arabo-andalusa di un noto complesso marocchino.
Vorremmo raggiungere la casa di Goethe in via del Corso 18, ma ci accorgiamo che via del corso è lunghissima e a Piazza Colonna decidiamo che è impossibile farcela a piedi entro le sei del mattino.
Cominciamo a camminare verso la stazione Termini, le nostre gambe dopo tanto camminare sono pesanti come il piombo ma ormai siamo alla fine, passiamo vicino Piazza di Spagna e passiamo davanti alla Fontana di Trevi e lì ci fermiamo estasiati a guardarla: è sempre uno spettacolo unico.
Finalmente uno degli ultimi autobus notturni ci porta in prossimità della stazione.
Siamo sulla strada del ritorno, la notte bianca a Roma è finita.
In treno stiamo dormendo quasi tutti come sassi quando il capotreno ci annuncia che stiamo per arrivare nella stazione di Bologna.
Sono le 9.36 quando arriviamo in una Bologna assolata e vivace, facciamo colazione alla Pasticceria Impero e ci stupiamo per quanta gente gira per strada di domenica mattina, rifletto sul fatto che è la prima volta che mi trovo in centro a Bologna a quest’ora di domenica, c’è un atmosfera molto piacevole.
Sono circa le 11.00 quando raggiungo casa e posso finalmente dormire.
La notte è stata lunga ma davvero unica.

giovedì 6 settembre 2007

Capelli


Vado dal parrucchiere per fare tintura e piega
Ogni tanto faccio il colore in casa perché ogni parrucchiere che ho provato mi ha quasi sempre sbagliato la tonalità del colore, però l’ultima volta mi era venuta una bellissima tonalità, quindi decido di riprovarci
vado dal parrucchiere di una nota catena ( di solito vado lì)
mi è comodo perché si trova in un centro commerciale dove arrivo comodamente in macchina e di solito aspetto poco
qui ci sono tre ragazzi molto bravi, una ragazza bionda carinissima e soprattutto bravissima e due/ tre ragazze che è meglio evitare soprattutto una che io chiamo la “nervosa” che praticamente ti stravolge, ti blocca la testa in una morsa, ti rimprovera se respiri o muovi la testa e alla fine preghi perché tutto finisca presto
indovinate con chi sono finita ?
mi fa scegliere il colore una delle tre incompetenti
- non ricordo il colore dell’altra volta – dico - era un castano ma se lo vedo mi viene in mente
- ci sono solo due castani – dice - (strano me ne ricordavo di più )
- scelgo perplessa quello di tonalità più chiara
La “nervosa “ mi cattura comincia a strattonarmi e a spennellarmi la testa per circa 15 minuti di inferno, solo le radici, poi mi lascia lì in attesa, mi viene il dubbio che il colore non venga in modo uniforme così, però non dico nulla, sapranno fare il loro lavoro, penso (che ingenua !)
Infine arriva uno dei ragazzi che mi porta al lavello (sono molto contenta che la piega almeno non me la faccia la “nervosa”) mi massaggia la testa per circa 3 minuti, poi mi lava e comincia la piega.
Man mano che la cosa comincia a delinearsi vedo che il colore alle radici è davvero molto scuro,
dico quello che penso al ragazzo lui sembra mortificato ma del resto non è colpa sua
aspettiamo la fine
Nel frattempo la “nervosa” saluta tutti e va via, la fedifraga !
alla fine la piega è gradevole ma io scopro di essere “bicolore”: quasi corvina alle radici e a metà testa un castano più chiaro, orrore !!!
Il ragazzo sempre più mortificato chiama la responsabile del negozio che arriva mi guarda e si mette metaforicamente le mani nei capelli ( i suoi), poi mi assicura che sistemiamo tutto
chiede all’”incompetente” che colore mi ha fatto e lei controlla il numero del colore, tira fuori la scheda dei colori e mi accorgo che accanto ai due soli “castani” esistenti (così mi aveva detto) nella pagina prima ripiegata ce n’erano altri cinque o sei (anche il colore che volevo io ben più chiaro!!), sicuramente con quello non sarei venuta bicolore
In breve la responsabile mi fa rifare il colore dal ragazzo e poi mi affida per la piega alla ragazza bionda carinissima, dolcissima e bravissima.
Il risultato è accettabile, dopo il doppio del tempo sono quasi corvina ma almeno non bicolore.
Proposito per la prossima volta se ci sarà:
devo smetterla di preoccuparmi di non offendere il prossimo
(visto che pago e la testa e il tempo sono miei)
la prossima volta chiederò espressamente (come fanno molti)
di essere servita da uno dei miei preferiti ( la bionda o i tre ragazzi)
evitando la “nervosa” e l’”incompetente”

martedì 4 settembre 2007

Shopping due

All’uscita dal lavoro non ho voglia di andare subito a casa
mi viene in mente che devo assolutamente comprare i cereali per la prima colazione, i rotoloni di carta da cucina e poche altre cose
Vado al supermercato e passo circa mezz’ora al reparto libri
Praticamente tutti scrivono libri e per di più li pubblicano
Le mie prigioni di Fabrizio Corona ..e ho detto tutto.
Sfoglio l’ultimo libro di Paulo Coelho, ma non sono del tutto convinta
Lo rimetto a posto , sfoglio un paio di noir, due libri scritti da Fabio Volo
Scarto I love shopping per il baby di Sophie Kinsella , mi ha divertito molto il suo I love shopping ma per quanto riguarda il baby lasciamo stare, non potrei mai immedesimarmi!
Poi vedo un libro sempre suo intitolato “Sai tenere un segreto?” lo sfoglio un po’, sembra carino
In tema di segreti mi sento esperta, inoltre è in edizione economica, che mi piace molto, non solo per una questione di soldi ma soprattutto di spazio: in casa mia ce n’è davvero poco e devo ottimizzarlo.
Guardo sullo scaffale e mi accorgo che è l’unica copia,
mi sembra un segno del destino !!lo prendo.
Finalmente mi sposto dal reparto libri e vado alla ricerca di quello che mi serve: compro i cereali, uno strano yogurt al limone che decido di provare, non trovo i rotoloni e alla fine mi arrendo e ci rinuncio, nel frattempo ho aggiunto un pacchetto di cracker da portare in ufficio per gli attacchi di fame e una confezione di bresaola. Stop.
Vado alla cassa veloce (max 10 pezzi) che veloce non è mai, infatti aspetto un po’ e alla fine esco soddisfatta con il mio sacchetto.
A casa decido di cominciare a leggere il libro assaggiando il mio yogurt, guardo nel sacchetto: il libro c’è, i cracker e i cereali pure, ma dello yogurt neanche l’ombra , controllo lo scontrino e risulta pagato, alla fine devo averlo lasciato fuori , pochi pezzi e sono riuscita a smarrirne uno.
Al bando il tentativo di dieta allo yogurt, anche questo è un segno del destino!!

lunedì 3 settembre 2007

Punto...e basta

Sabato ho rivisto una vecchia amica
Abbiamo passato insieme una piacevole giornata al mare
Prima in spiaggia poi nel tardo pomeriggio abbiamo passeggiato sul porto canale di Cesenatico
In un atmosfera settembrina molto piacevole piena di gente negozi e locali all’aperto
tanto che non abbiamo resistito a prendere almeno un aperitivo all’aperto
prima di rientrare a Bologna.
La mia amica è piena di energia, parla quasi di continuo e racconta della sua vita,
dei cambiamenti degli ultimi due anni, del suo nuovo lavoro,
del suo nuovo uomo e dei loro progetti futuri,
è un fiume in piena
io l’ascolto in silenzio, sono contenta che le cose le vadano bene dopo alcuni momenti difficili.
Avrei molte cose da dire anch’io, ma racconto poco, mi limito ad alcune informazioni indispensabili la lista dei cambiamenti nella mia vita sarebbe lunga, ma in quanto a progetti siamo a zero.
Quindi preferisco ascoltare. Punto.