sabato 30 agosto 2008

Tra prati e belati

Pausa finita
è ora di tornare fuori.
O meglio sei tu che mi prendi e mi porti via
tra passeggiate al parco mattutine
e giri in moto pomeridiani in montagna
quassù non ci eravamo ancora arrivati
ma dove siamo ?
a pochi km da Bologna
o fuori dal mondo?
tutto intorno è verde brillante
la strada è stretta e poco trafficata
ci siamo noi in moto a passo d'uomo
e il cielo sopra di noi
Ma ci sono delle pecore !!
ci fermiamo
un pastore controlla che tutte attraversino la strada
sane e salve
noi fermi le ossierviamo inteneriti
io quasi mi commuovo a vedere
le pecorelle piccole che annaspano dietro la
loro mamma che cauta cammina
controllando che tutte la seguano.
Il gregge è passato e quasi ci dispiace
ripartiamo lanciando un sorriso al pastore
non sa che ci ha regalato
un momento quasi magico.

venerdì 29 agosto 2008

Intervallo

Ho bisogno di una piccola pausa
metto sul desktop una foto del mare di agosto
e penso che stasera chiuderò la porta
e lascerò fuori il mondo.

BUSKERS....E FERRARA


lunedì 25 agosto 2008

Domenica bestiale ..

L’aria della domenica mattina è fresca dopo il temporale notturno
che ha lasciato solo qualche traccia di bagnato sull’asfalto.
Il sole, che ha già asciugato il terreno, è già alto nel cielo.
Riconosco il rumore della tua moto
ormai per me inconfondibile.
Il ristorante sul lago ci aspetta
dopo i percorsi tra la dolce vegetazione
delle colline emiliane in odor di toscana.
Il bello di viaggiare in moto non è la velocità
ma dondolarsi dolcemente senza fretta
per osservare il panorama
annusare nell’aria i profumi dell’erba e dei fiori e dei camini,
sentire l’aria più frizzante proveniente dai monti
scaldarsi al tepore del sole
dopo i brividi dei tratti all’ombra.

Scorre piacevole la nostra domenica
tra pranzo sul lago
passeggiate in borghi medioevali,
boschi e giri in moto.

Splendida cornice di un giorno perfetto.


che meraviglia stare sotto il sole
sentirsi come un bimbo ad una gita.

da "una domenica bestiale" di Concato

sabato 23 agosto 2008

Fantastici racconti paterni di ferragosto

Mio padre ha visto il mare per la prima volta
a diciassette anni:
Ha preso il treno da solo
è arrivato fino a Termoli
ha guardato il mare azzurro ed ha pensato
“quanta acqua!”
poi ha fatto il bagno rischiando quasi di affogare
ed è tornato indietro sempre in treno.
Era il 1941
le spiagge erano deserte
“non c’era nessuno allora, guarda oggi quanta gente”
osserva pensieroso con i piedi sul bagnasciuga.

giovedì 21 agosto 2008

Fine dell'estate

Ci avviciniamo all'idea dell'autunno
come ogni anno
molto prima che accada.
Con la testa piena di progetti nuovi e buoni propositi
senza la forza di rispettarli.
Così oscillo tra progetti irrisolti
e la vita che vorrei
tra desideri effimeri e nuove speranze.
Il sole sembra troppo caldo adesso,
rimandiamo in attesa di una leggera brezza
i nostri sogni più arditi.

mercoledì 20 agosto 2008

Tuffo al cuore

Quel modo di camminare inconfondibile
un pò ondeggiante
ha risvegliato un sopito ricordo.
Sapevo chi eri senza guardarti in faccia.
Strano come certe cose non cambino
nonostante il passare degli anni.
Per un attimo soltanto
ho ripensato a te,
ma era solo una inquietante curiosità
verso un amore ormai remoto.

mercoledì 13 agosto 2008

Solite sotrie di uomini e donne

La parrucchiera ha poco più di vent'anni
si muove con estrema bravura sui miei capelli
e racconta
con il viso triste
del fidanzato indeciso che gli chiede tempo perchè "confuso"
la mia amica le dà consigli
mentre io ascolto e penso.
A qualsiasi età e situazione
gli uomini non smettono mai di fuggire
e le donne di rincorrerli.
E' ora di invertire la tendenza,
ma non me la sento di dare consigli.
In fondo come diceva il cantautore
"la noia di un altro non vale"

venerdì 8 agosto 2008

Aperto per ferie ma era meglio esser chiusi

In questa settimana pre ferragostiana sembra che
in città e al lavoro siano rimasti solo
quelli che
hanno deciso di approfondire un problema rimandato da mesi
proprio nel momento in cui molti sono in ferie
soprattutto quelli che dovrebbero risponderti;
quelli che
passano il tempo a controllare
se davvero stai lavorando oppure se giochi a tetrix;
quelli che
si lamentano perchè non sono ancora riusciti
ad andare in ferie (anche se avrebbero potuto farlo)
e ti impediscono di lavorare con quesiti
e puntualizzazioni imbecilli via mail...

ecc ecc..

E tu che, ma ogni anno ti illudi, volevi sistemare lavori rimasti indietro
o esaminare determinati atti approfittando della calma (?) pre ferragostiana
ti chiedi come mai gli imprevisti, le beghe e i rompiscatole si concentrino tutti in questo periodo.
Poi decidi che comunque non vale la pena farsi delle domande
perchè non ci sono riposte.

La frase che riporto non c'entra nulla con tutto questo
ma mi piaceva molto.


Da "la solitudine dei numeri primi"
le scelte si fanno in pochi secondi
e si scontano per il tempo restante.

mercoledì 6 agosto 2008

il lato positivo

In tutto questo marasma di eventi
rivedo te che corri da me
sul luogo dell'incidente.
Tu che mi porti dal meccanico
e poi dall'elettrauto
tu che mi accompagni al lavoro
tu che mi riporti a casa.
Tu che mi accompagni a fare la spesa
perchè sono senza auto.
Tu che ci sei.

La settimana della sfiga?

Il mese non è cominciato molto bene
ed al senso di relax ed euforia che avevo
si è sostituito un senso di "precarietà"
e non voglio dire angoscia tanto per non farmi abbattere.
Stamattina ero in perfetto orario
e avevo anche messo un bel vestitino carino ed elegante
quindi scoprire che l'auto non partiva non è stato piacevole
è stato ancor meno piacevole il tragitto in autobus
dove mi sentivo cenerentola che andava al ballo
sulla carrozza sbagliata.
Se avessi immaginato avrei messo i jeans e sarei partita in bicicletta
ma ovviamente non potevo immaginare.
Così oggi invece che fare tutte le cose che avrei dovuto fare
devo cercare un meccanico, un elettrauto oppure un mago che mi sistemi l'auto
visto che devo partire.
Le forze oscure dell'inferno si sono scatenate !!!
Voglio dotarmi di un "cornino"
non si sa mai.

domenica 3 agosto 2008

Mai distrarsi

A volte sembra che tutto sia perfettamente al suo posto
tutto come e dove deve essere
e ti lasci andare ad un senso di felicità
e appagamento
quasi di euforia.
Ma qualcosa accade
e ti ricordi che è tutto appeso a un filo
la tua felicità
a volte la tua stessa vita.
Inutile pensare ai se ed ai ma
quando accade qualcosa di spiacevole
accade e basta
puoi solo ringraziare il cielo
che non sia irreparabile:
i ritardi si recuperano
le auto si riparano
i conti si pagano
forse passato lo choc
puoi tornare alla tua vita di prima
anche se improvvisamente
la senti molto più fragile.