mercoledì 25 maggio 2011

Il genio insicuro

C’è una gara e c’è chi parte già in vantaggio per strani giochi di potere
Tuttavia tutti sono liberi di partecipare a loro rischio e pericolo
Al limite perderanno visto che lo svantaggio non si può colmare
Al limite hanno peccato di ingenuità pensando di poter partecipare ad una competizione regolare
Allora perché chi ha avuto la strada spianata ed ogni vantaggio possibile
quando vince si permette pure di criticare chi ha partecipato ed ha perso ?
Ed usa questa critica per valutare il tuo lavoro?
Ha forse la presunzione di aver vinto perché è un genio?
Se si crede un genio allora che bisogno ha di infierire?

Anatema



Una disgrazia
per ogni lacrima versata
un fulmine
per ogni presunzione
un morso di pitbull
per ogni umiliazione.

martedì 24 maggio 2011

Piccoli inferni quotidiani

Gli uffici sono piccoli inferni.
Le persone vi abitano con tutte le loro angosce e,
per sopravvivere, instaurano i meccanismi che gli etologi provocano alle cavie
per poterle studiare.
Ci sono persone frustate che sopportano le loro frustazioni
solo se le infliggono ad altri.
Ci sono persone tristi che trasformano la tristezza in rancore.
Ci sono persone cattive che finalmente hanno materia
per esprimere se stesse.

La parte scritta in corsivo non è mia
l'ho copiata da una lettera della posta del cuore
di Antonella Boralevi
spero mi perdoni per averla citata
quando l'ho letta ho strappato la pagina e l'ho conservata.
Ma niente come queste parole può esprimere
meglio quello che sento oggi.
Oggi mi sono sentita tanto
una persona triste che trasforma la tristezza in rancore,
e questo perchè una persona cattiva ha trovato materia per esprimere
se stessa (ma non solo oggi )
perchè forse è una persona frustata che infligge
agli altri le sue frustazioni.
In realtà infligge sottili ferite a chi è in posizione di debolezza.
Chi la conosce bene dice che
è forte con i deboli e debole con i forti.
Oggi mi sono chiusa nell'ufficio e ho pianto per tre ore.
In silenzio perchè non potevo fare altro.
Ma avrei voluto spaccare tutto.
Poi sono uscita e ho camminato a lungo
per la città sotto un caldo torrido,
arrabbiata e rancorosa come non lo sono mai stata.
Arrabbiata anche per questi stessi sentimenti cosi negativi,
perchè non mi appartengono.
Non capisco perchè questa persona sia così piccola d'animo,
il problema è che io pecco sempre di ingenuità
abbasso le difese e così quando non me lo aspetto
arriva la stilettata nel fianco.
Sono stanca di aspettare sulla sponda del fiume
vorrei andarmene e cambiare aria
riprovare a respirare aria più pulita.
Putroppo mi ritrovo in un sistema chiuso
dove anche spostarsi di ufficio
serve la spinta del potente di turno.
Mi sento in trappola,
ma per oggi ho finito le lacrime.

domenica 22 maggio 2011

L'azzurro del mare di maggio

Com'era bello il colore del mare
un'azzurro inconsueto per la riviera romagnola
forse perchè è ancora maggio
forse perchè è ancora stemperato dal freddo dell'inverno appena passato.
Vero è che la luminosità intorno e la brezza leggera della riva
non mi lasciano andar via.

venerdì 20 maggio 2011

Ho marinato altri impegni e...

...ho cercato di seguire il mio istinto e di fare ciò che desideravo
in una giornata in cui i piani lavorativi sono stati fatti e disfatti mille volte
con inevitabile stress di contorno,
quindi rinuncio a spettacoli troppo culturali
a meeting troppo spesso interminabili
e accolgo una bottiglia di bianco fermo in compagnia di amiche....
...alla fine ridotte ai minimi termini
perchè rimaniamo in due
ma tanto la bottiglia la finiamo lo stesso.

Il bar che non conoscevo è davvero carino
e programmo possibili ritorni,
chissà.

sabato 14 maggio 2011

Al centro della scena cercando il mio centro che non c'è


L’università organizza eventi culturali di ogni sorta a cui avrei anche un accesso privilegiato
prendere i biglietti non è sempre agevole occorre andarli a ritirare di persona presso apposito ufficio in un dato orario ( e vanno esauriti quasi subito )
quasi sempre rinuncio per mancanza di tempo perchè ho sempre troppo lavoro e perché in fondo non ci tengo.
Però l’altro giorno una mia amica aveva preso i biglietti e mi ha chiamato per invitarmi
e ci sono andata più per vedere lei che per vedere lo spettacolo serale
E riconosco che la cornice è davvero suggestiva e l’atmosfera piacevole
e per un attimo sembra di essere in mezzo agli eventi importanti della città
forse perché a due passi da te siedono tante personalità "illustri".
Lo spettacolo consisteva nella lettura di un testo classico
Seguita dal monologo sullo stesso tema di un attore
che ho trovato bravo davvero
con sottofondo di musica dal vivo

Forse però devo arrendermi all’evidenza
e per apprezzare certe manifestazioni bisogna essere riposati
Il giovedì tra l’altro diventa per me il giorno della settimana
in cui la mia stanchezza raggiunge il culmine
Io aspettavo che finisse lo spettacolo come la manna dal cielo
Forse perché avevo lavorato tutto il giorno
e il passaggio veloce da casa per rinfrancarmi non mi era stato granché di sollievo
soprattutto perché avevo dovuto correre subito dopo per raggiungere il luogo dell’evento
forse perché l’aperitivo semi alcolico che aveva preceduto lo spettacolo
aveva spazzato via le mie ultime energie
forse perché la giornata calda mi aveva rallentato la circolazione sanguigna
forse per tutto l’insieme.
Così mentre sono in un luogo mi viene da pensare che vorrei essere da tutt’altra parte.
Insomma non vivo il momento come vorrei e questo non va bene.

domenica 8 maggio 2011

Metti un sabato al sole ...

...e la decisione improvvisa di partire
come ai vecchi tempi in cui ogni luogo andava bene
purchè insieme.
Metti un giorno in cui pensi che niente più potrà sorprenderti
perchè ti aspetti il solito tran tran
nella solita modalità della piega che ultimamente
hanno preso le cose.
Metti che alla fine è stato tutto ideale
anche nel ritrovare quell'atmosfera
che un pò mancava.
e pensandoci canticchi una splendida giornata del Blasco
perchè esprime proprio ciò che senti

mercoledì 4 maggio 2011

sera di maggio




Sera di maggio tiepida in cui Bologna sembra in vacanza.
Sedute al tavolino all’aperto così faticosamente conquistato osserviamo divertite
i turisti che guardano da una finestrella il fiume nascosto
che passa in mezzo alla città prima di addentrarsi nel sottosuolo.
Decidiamo per piatti a base di pesce e ci sembra quasi di essere al mare
le ore sembrano volare via tra discorsi frivoli e sociali, racconti di vita e massimi sistemi
sui nostri luoghi vicini e lontani e

su Bologna che è sempre molto meglio di quello che sembra.