domenica 28 dicembre 2014

Tanti piccoli pesi sul cuore

È stato un anno difficile invaso dalla continua sensazione di pericolosa incertezza.
Con tanti piccoli pesi sul cuore.
Non voglio lamentarmi troppo perché il peggio può essere sempre dietro l'angolo,
l'ho imparato a mie spese. 
Preferisco pensare ai momenti buoni che ci sono stati e sperarne in nuovi, ma quasi con noncuranza.
Così, con fare un po' distratto e senza convinzione, tanto per ingannare la sfortuna e cercare di renderla innocua.


martedì 9 dicembre 2014

Ho fatto girare l'economia

Ho comprato l'ultima meraviglia tecnologica l'iPhone 6 
E neanche a rate, l'ho pagato interamente perché lasciare quattro soldi in banca a prendere zero interessi non me ne fregava granché.
Quindi ho fatto girare l'economia.
Anche se, nell'Apple Store, di gente che faceva girare l'economia ce n'era parecchia.
Anzi forse nel week end era uno dei pochi posti in cui la crisi non si vedeva.
A pensare alla crisi l'acquisto mi crea qualche senso di colpa......
Però, ho pensato che la vita è imprevedibile e che, visto che ho passato un anno terribile e, non so bene quando morirò, forse ogni tanto è bene lasciare indietro i sensi di colpa
(che ne ho sempre troppi ) e pensare un po' a me stessa.
Se desidero un iPhone (è stata una scelta ponderata, ci pensavo da un anno e il mio vecchio cellulare l'ho usato otto anni...si proprio otto anni) compro un iPhone.
Oggi per esempio ho letto un iBook mentre ero in fila in posta e il tempo mi è volato...insomma le comodità si pagano è vero ma certe piccole cose non hanno prezzo... 

sabato 8 novembre 2014

Trent'anni


Domani rivedrò una mia compagna di scuola delle superiori 
Mi ha ritrovato suo marito so google, o meglio ha trovato la mia mail dell'ufficio, anche lui è un compagno di scuola, eravamo tutti nella stessa classe. 
Fa un certo effetto pensare che loro due si sono sposati e sono ancora insieme dopo trent'anni.
Ritrovarsi ai tempi di Facebook fa uno strano effetto.
Ci siamo scambiati i numeri di cellulari, ai tempi delle superiori non c'erano ancora.
Lei mi ha chiamato oggi pomeriggio per prendere accordi per vederci domani, 
stasera è a Bologna per un concerto.
Mi ha detto "non so se mi riconoscerai" sono passati trent'anni! quindi prima sentiamoci.
La cosa è reciproca ho replicato io.
In realtà sono sicura di riconoscerla perché sono molto fisionomista, è davvero difficile che dimentichi una faccia anche con il passare degli anni.
Stasera mi sono data una crema antirughe che di solito mi scordo di darmi.
Ma sono davvero le rughe a cambiarci? Io credo che più che le rughe siano importanti le esperienze
E soprattutto quello che si è diventati, se si è soddisfatti della propria vita oppure no.
E su questo ultimo punto che mi sento più carente.


venerdì 10 ottobre 2014

Quando i sogni non hanno soldi

È il titolo di un libro della letteratura per ragazzi letto nel periodo delle medie.
Era un bel romanzo, raccontava di alcuni ragazzi siciliani che arrivavano a Milano 
inseguendo il folle progetto di uno di loro.
E, dopo mille avventure e peripezie, lo realizzavano.
Della trama ho solo un vago ricordo, ma il titolo mi è rimasto impresso nella mente, perchè ogni volta che penso alle cose che vorrei mi torna in mente quel titolo.
I miei sogni non hanno soldi, da sempre.
Negli ultimi tempi soprattutto.
Ho in mente da un po' il folle progetto di comprare una nuova casa. 
La piccola casa in cui abito, e di cui sto ancora pagando il mutuo, mi sta sempre più stretta.
I motivi sono tanti e non sto a elencarli. 
Però, man mano che controllo i conti e leggo inserzioni, mi rendo conto che il mio folle progetto è folle sul serio.
Non c'è modo di vendere questa casa e comprarne un'altra che corrisponda meglio alle mie esigenze.
Troppo costoso.
Del resto la generale crisi economica non incoraggia a fare investimenti, 
nè da fiducia nel futuro tale da rischiare e buttarsi.
Lo so i soldi non danno la felicità e magari è pure vero, 
però quanto mi sentirei meglio se avessi l'ascendore e un po' di spazio in più intorno.
Così da un po' mi frulla in testa questo titolo, ai tempi delle medie avevo meno consapevolezze, 
ma tante speranze in più.
Non posso farci niente, i miei sogni non hanno soldi e resteranno sogni.
Almeno per ora. 



venerdì 15 agosto 2014

Tra inferno e purgatorio

Mia madre non si lamentava mai, ogni tanto sospirava con l'aria infelice e speranzosa, ma restava in silenzio per non turbare i rari momenti di pace in famiglia.
Quando c'ero io era sempre sorridente, perché le davo un nuovo senso alle giornate ed io ricambiavo i suoi sorrisi con baci e abbracci affettuosi perché le volevo bene e annusavo il suo odore di mamma rincorrendo un po' il sapore dell'infanzia.
Mia madre se ne andò in fretta senza lamentarsi soffrendo in silenzio, senza chiedere niente, un po' come era vissuta.
Mio padre, che sta combattendo con la leucemia da circa un anno, si lamenta di continuo, quando ha le crisi blastiche comincia a sudare copiosamente fino a bagnarsi dalla testa ai piedi, e in quei momenti urla contro il cielo e dice di voler morire. Io cerco di consolarlo, gli asciugo il sudore con diversi asciugamani e poi quando finalmente la crisi di sudore finisce lo cambio dalla testa ai piedi.
Per consolarlo gli dico che ha vissuto in buona salute per quasi novant'anni e che dovrebbe cercare di vivere bene i momenti di pausa dalle crisi, che e' accudito dalle figlie e ognuno fa quello che può per farlo star meglio.
Non sembra servire molto, ma non si può fare di più. 
Ho vissuto dieci giorni di ferie tra inferno e purgatorio.
Il purgatorio erano i momenti fuori di casa tra una mattinata al mare con la nipote e una passeggiata con mia sorella e il suo cane, e qualche momento di tregua con mio padre.
L'inferno erano i momenti in casa con le crisi di sudorazione di mio padre.
Oggi vivendo tutto questo sono grata al destino di non aver avuto figli, così nessuno dovrà occuparsi di me quando starò male, anche se spero ovviamente di avere una morte quasi fulminea. 
Vorrei andarmene in silenzio come mia madre.




domenica 10 agosto 2014

Stelle

Forse la mia stella e' già passata
Forse non c'è mai stata
Non cerco di intravedere una stella in un cielo troppo distante
Mi addormento aspettando il mattino sperando in un nuovo giorno.

martedì 5 agosto 2014

Mare del sud

La mattina andare al mare con un breve tragitto di soli trenta km può essere un piacevole diversivo
La passeggiata a riva, la chiacchierata indolente, il sole sulla pelle nella brezza marina.
La leggerezza nello spazio di un mattino.


domenica 3 agosto 2014

Scelte di istinto

Cerco di essere razionale, il più delle volte, 
ma accade sempre più spesso che trovo conferma nel mio istinto.
Tutto ciò che ho scelto seguendo il mio istinto si è sempre rivelato giusto per me.
Poi però ci sono eventi che non scegli ne' razionalmente n'è con l'istinto.
Semplicemente ti cadono addosso, tuo malgrado.
Non sarebbe bastato l'istinto a scansarli, non puoi farci niente.


domenica 27 luglio 2014

Blu

Ho una specie di passione per il blu, riesco a comprare questo colore in tutte le salse, mi piace il blu con tutte le sue sfumature: blu scuro, bluette, blu tendente all 'azzurrino tipo jeans.
Ovviamente abbino tutti i toni più chiari derivanti fino all' azzurro cielo e al bianco, oppure il beige colore neutro che sta bene con tutto.
In inverno mi appassiona molto il grigio chiaro che con il blu si abbina sempre bene.
Certo ogni tanto mi lascio tentare dal verde e dalle sue sfumature, tanto per cambiare e rendere meno monotematico il mio armadio.
Nel tentativo di auto psicanalizzarmi ho concluso che sono terribilmente attratta dai colori del mare, del cielo (e un po' della terra visto che il verde non mi dispiace) ecco perché anche senza accorgermene compro sempre gli stessi colori.
Ieri ero andata in centro per comprare un libro da regalare, all'uscita della libreria ha cominciato a piovere, così, tanto per non bagnarmi, sono entrata da Benetton, che dei colori ha fatto da sempre il suo cavallo di battaglia, ecco cosa sono riuscita a comprare: un pantalone blu, un vestito blu, un giacchino di cotone celeste, un giacchino di cotone verdino, un paio di occhiali dalla montatura blu/ bluette cangiante ( e non erano neanche in saldo) e naturalmente un ombrello grigio chiaro perché fuori ormai diluviava.  

sabato 19 luglio 2014

Ritorni

Ieri sera sono andata ad un aperitivo di fine stagione, si chiamava così
Una mia vecchia amica ha aperto un negozio alternativo circa tre anni fa e periodicamente organizza ritrovi simpatici come quello di ieri.
Tutte le volte che ricevevo gli inviti degli eventi non potevo mai andarci per motivi vari, 
ieri invece ho ritrovato alcune amiche che non vedevo da tempo.
Qualcuna di loro ha cambiato completamente vita, ha lasciato la casa dove viveva da sola, si è trasferita in una camera in affitto ed ha aperto una propria attività.
Ammirevole e coraggioso. 
Immagino i dubbi e i ripensamenti che ha vissuto nel passaggio.
L'ho vista però più serena, dimagrita e soddisfatta della sua vita, nonostante tutto.
Certo qualche scelta coraggiosa l'ho fatta anch'io, ma mi chiedo quando mi sono fermata.

Mi chiedo anche perché non ricordo il nome dell'altra mia amica argentina con cui ho parlato per mezz'ora ( lei si ricordava benissimo di me, mi ha salutato chiamandomi per nome, mi ha chiesto se faccio sempre lo stesso lavoro e se scrivo ancora nel tempo libero!)  io ricordavo benissimo il suo viso e dove l'ho conosciuta, ma per quanto mi sforzi non riesco a ricordare il suo nome. 
La chiamerò l 'amica argentina. In fondo il nome non è sempre importante. Io è una vita che cerco di inventarmene un altro.





mercoledì 9 luglio 2014

Gaza

Penso che agli Istraeliani manchi il Nuovo Testamento, forse è per questo che questo paese non riesce a mantenere la pace con i Palestinesi.
Si è innescato un circuito vizioso di violenza e di vendetta.
Se vengono uccisi tre ragazzi Istraeliani si brucia vivo un ragazzo palestinese, poi seguono i bombardamenti, attacco e difesa con nuovo attacco.
In questa folle spirale di violenza manca l'umanità, il perdono e la pietà cristiani.
In questa situazione nessuno vince, tutti perdono e non perdonano.

lunedì 7 luglio 2014

Going down

In questi giorni la mia pressione e ' ridotta ai minimi termini. 
Mi sento spossata e depressa, non so se è la pressione bassa che determina la depressione, o  è la depressione che determina la pressione bassa.
Il risultato non cambia come la storia degli addendi.

 

martedì 1 luglio 2014

Inutile età di mezzo

Mi sento confusa e infelice, parafrasando il titolo di una canzone.
Bloccata e senza vie di fuga.
Mi sembra di non poter andare in nessuna direzione, quindi resto ferma.
Aspetto. In questa inutile età di mezzo.

domenica 8 giugno 2014

Tempo inaspettatamente libero


Venerdì avevo una visita medica in ospedale e, dato che l'ultimo giro di vite sui diritti dei dipendenti non ci permette più di fare le visite in orario di lavoro senza dover recuperare le relative ore non lavorate, mi sono presa l'intera giornata di recupero. Del resto ho circa 30 ore di straordinario non retribuite che perderò se non ne usufruisco entro fine mese. 
La visita era alle 8.30, tra i vari tempi di attesa ho finito alle 10.00 circa.
Era una bellissima giornata di sole e ne ho approfittate per fare quello che non riesco a fare mai: una passeggiata senza meta e in tutta calma per il centro di Bologna. 
Sono stata alla galleria ONO per vedere la mostra fotografica Serge Gainsbourg e Jane Birkin
C'ero solo io, ho letto tutte le didascalie e mi sono soffermata su ogni foto tutto il tempo che volevo.
Poi ho preso un caffè al bar della galleria ed ho ripreso la mia passeggiata tra i portici e piazza maggiore.
L'atmosfera di una mattina di sole in un giorno feriale a Bologna ha un sapore quasi di altri tempi.
Nella piazza dell'orologio ho incrociato una lunga fila di turisti che seguivano una ragazza con l'ombrellino.
Per un attimo mi sono sentita turista anch'io nella mia città.
Mi sono soffermata tra i vicoli intorno a piazza maggiore, scoprendo angoli che non ricordavo.
E' strano come, a volte, per riassapore il sapore della vita e' necessario scappare dalla propria quotidianità pur restandoci. 




Autonoma

Ci sono momenti in cui sono del tutto insofferente, anche a me stessa.
Non mi sopporto, figuriamoci se ho voglia di sopportare gli altri. 
Quindi decido di fare quello che voglio fare da sola, in piena autonomia.
Alla fine, quasi sempre, mi do' ragione.


martedì 3 giugno 2014

Il tempo che vorrei

Noi siamo il modo in cui decidiamo di riempire il nostro tempo, ma se non possiamo decidere noi, del nostro tempo, allora altri decidono per noi quello che siamo.
Questo purtroppo inevitabilmente accade.
Basta pensare al tempo che dedichiamo al lavoro, ci pagano, forse male, forse poco, ma ci pagano. Ma non ci possiamo permettere il lusso di non lavorare, solo pochi possono. 
Così consumiamo la nostra vita e sacrifichiamo quello che siamo in un tempo che non ci appartiene e che non è più il nostro, ma di qualcun'altro.
Vorremmo tempo, ma saremmo poi noi, profondamente noi, in un tempo realmente libero, fuori dai contesti soliti in cui siamo abituati ordinariamente a vivere?

giovedì 22 maggio 2014

Anni emblematici

Gli anni con il due sono emblematici nella mia vita
1982 l'anno dei soli veri mondiali che ricordi e dell'incontro con il grande amore adolescente
1992 l'anno della prima fase depressiva, di Falcone e Borsellino,
2002 l'anno del cancro e nonostante tutto della felicità
2012 l'anno della sconfitta e della disillusione ma anche della rinascita
Non ricordo bene gli anni con il quattro anche se a pensarci bene mi rammento diversi 
eventi discordanti nel bene e nel male. 
E' meglio non soffermarsi troppo visto che uno è in corso e non promette nessuno stralcio di paradiso.

mercoledì 7 maggio 2014

Tutti sull'orlo di una crisi di nervi

Stanno tutti male, 
Al lavoro tutti urlano e si arrabbiano, il lavoro aumenta le persone diminuiscono, 
hanno tutti ragione e tutti torto. 
Chi si ammala per lo stress, chi si vuole dimettere e chi cade in depressione.
Mio padre stanco di combattere con la leucemia non vuole più mangiare e chiede di morire.
Mia sorella e' stanca di fare l'infermiera, l'altra porta a spasso il cane, mia nipote fa i preparativi per il suo matrimonio.
Io sogno solo di scappare e magari andare in vacanza. Lontano.

venerdì 25 aprile 2014

Mente vuota

Avere la mente vuota e' una condizione che spesso mi accompagna, proprio quando finalmente mi fermo e posso per così dire "creare" mi ritrovo priva di pensieri compiuti, con la mente che vaga invano alla ricerca di qualcosa da formulare in forma scritta.
Tutti i pensieri e le storie che abitavano la mia mente mentre era costretta ad occuparsi d'altro, inutile e pesante "altro", necessario e doveroso impegnativo "altro", sono improvvisamente spariti, puff, volatilizzati. E da qui il vuoto assoluto, niente da esprimere. 
Come se, nella condizione di anelato ozio, anche la mia mente volasse oziosamente lontano da se'.



martedì 15 aprile 2014

Imparate a fare a meno di me

Ho imparato l'autonomia fin da bambina, quando ho capito che troppo spesso gli altri non mantengono quasi mai quello che promettono. Tutti dicono di fare cose che poi non fanno.
Fin da piccola ho quindi cominciato a non aspettarmi troppo dagli altri e a contare esclusivamente su me stessa. Non mi sono delusa quasi mai, gli altri invece mi hanno deluso abbastanza spesso.
Certo ho imparato a riconoscere bene quelli su cui si può davvero contare, coloro che in un certo senso mi assomigliano, che si reggono in piedi da soli e, a volte, diventano una buona spalla su cui appoggiarsi, anche in modo reciproco.
E' importanti non sentirsi soli in questo mondo, non solo oppressi da chi autonomo non e'.

domenica 30 marzo 2014

Indispensabilmente inutile

Ieri senza preavviso alcuno si è rotto il microonde
all'improvviso non sapevo più scongelare e scaldare i cibi
Poi mi sono ricordata che se li lasci fuori con un po' di anticipo gli alimenti si scongelano naturalmente, da soli, guarda un po'. Lo spazio lasciato libero dal forno microonde adesso e ' occupato da un vaso di fiori, in attesa di ricomprarlo, forse.
Guardando lo spazio vuoto mi chiedo se sia poi davvero indispensabile. 
Fino a qualche anno fa si viveva benissimo senza microonde, per cucinare bastavano i fornelli.
Siamo così abituati alle comodità che troppo spesso ci dimentichiamo che ciò che è utile non è necessariamente indispensabile.


domenica 23 marzo 2014

Buon giorno tristezza

Ci sono momenti in cui la tristezza si deposita sul cuore 
come un manto nevoso che non vuole sciogliersi.
Ti senti senza più forze, ne' desideri. 
Sembra un momento così definitivo, inesorabile. 
Niente sembra darti conforto.
Ti sfiora il pensiero della morte come un dolce sollievo.
Il bilancio della tua vita non sembra in attivo in nessun campo.
Un insieme di occasioni mancate che forse è inutile perseverare. 

sabato 22 marzo 2014

Velato disincanto

Serata con le vecchie compagne di università 
Sorprendente come dopo quasi 30 anni ci sia ancora la stessa intesa
Siamo ancora noi.
Nonostante i figli cresciuti o mai arrivati e cercati invano, 
matrimoni intensi o divorzi burrascosi, 
di vita e di lavoro.
Per un attimo ieri sera mi è sembrato che il tempo dei vent'anni fosse appena dietro l'angolo.
La sensazione che tutto il tempo sia ancora davanti a noi, 
invece di averlo alle spalle con velato disincanto.




lunedì 17 marzo 2014

Liberatemi

Spesso mi sembra che la mia vita sia un inutile turbinio di eventi senza un vero senso, 
il senso forse è inutile affannarsi a cercarlo, 
ma l'affanno e l'infelicita' mi opprimono, quasi mai per mia natura.
Sono troppo spesso le persone che dovrebbero amarmi a trascinarmi verso abissi di infelicita'. 
La forte tentazione che provo e' quella di liberarmene.
Non è facile.
Affatto.

martedì 18 febbraio 2014

Punti di vista nel tempo

Quando guardo indietro non mi sembra che sia passato così tanto tempo.
Forse davvero gli anni sono momenti, stati d'animo di un'esistenza, sprazzi.
Solo che quello che mi sembrava importantissimo un tempo ora mi appare inutile.
Altre cose mi sembrano ora indispensabili alla mia vita, anche se sono solo piccole cose.



domenica 5 gennaio 2014

Aria di casa

L' aria che qui si respira e' sicuramente più fredda, ma nonostante questo la sento comunque più leggera. E' così da sempre e, sempre, ne ricevo conferma ogni volta che parto e che poi ritorno.